- rafforzare costantemente i legami fra le persone con Emofilia sia per un aiuto reciproco sia per un utile scambio di esperienze, cercando di svolgere un importante ruolo di aggregazione e di solidarietà fra gli stessi, possibilmente anche con il coinvolgimento della collettività, approfittando delle varie opportunità che l'Associazione pensa di concretizzare mediante le manifestazioni diversificate programmate nel corso di ogni anno;
- garantire a Persone con Emofilia e Medici curanti un'informazione puntuale e adeguata sui più recenti sviluppi della terapia (vedi le molteplici battaglie per l'utilizzo dei farmaci di ultima generazione, cosiddetti “ricombinanti”) e altrettanto precise indicazioni sulla condotta igienico-sanitaria da adottare nelle varie fasi della malattia e negli episodi straordinari;
- favorire, sia in sede locale attraverso il Centro dell'Emofilia, sia in ambito nazionale attraverso i nostri Organismi deputati, gli studi sull'Emofilia e su altre sindromi simil-emofiliche da alterazioni congenite di fattori e meccanismi della coagulazione, nonché sulle patologie correlate e derivate che sono sempre pericolose e molto spesso purtroppo irreversibili, istituendo anche opportune promozioni per la raccolta di risorse finanziarie da considerarsi indispensabili per la buona riuscita dell'iniziativa;
- puntare con decisione all'applicazione dell'Accordo, ai sensi degli articoli 2, comma 1 lettera b) e 4, comma 1 del Decreto Legislativo 28 Agosto 1997, n° 281, tra Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e di Bolzano, sul documento “Definizioni del percorso di assistenza sanitaria ai pazienti affetti da Malattie Emorragiche Congenite (MEC)”, peraltro recepito dalla Giunta Provinciale con Delibera n° 810 del 03 Maggio 2013, al fine di accreditare il Centro dell'Emofilia di Trento per il riconoscimento del livello di eccellenza che, per quanto svolto nel corso degli anni, gli spetterebbe di diritto. Su questa prospettiva l'Associazione è pronta a collaborare con le Istituzioni responsabili per analizzare quelle competenze che già vengono svolte in forma ufficiale e ufficiosa per dare all'Emofilico un'assistenza che molti altri Centri già ci invidiano;
- con il supporto della Consulta Provinciale per la Sanità partecipare all'adozione di specifici Protocolli dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) che risultano essere uno strumento di gestione clinica per la definizione del migliore processo assistenziale finalizzato a rispondere a specifici bisogni di salute, sulla base delle evidenze scientifiche disponibili sull'argomento, adattate al contesto locale, tenute presenti le risorse disponibili.
- raccogliere tutte le notizie, comprese quelle di natura statistica, che possono essere utili per le persone con l'Emofilia, per lo staff medico e per la stessa comunità, utilizzando sistemi informatici già funzionanti presso il Centro dell'Emofilia per l'elaborazione dei dati clinici, nonché Internet per gli interscambi locali, nazionali e mondiali;
- assistere le persone con Emofilia dal punto di vista sociale ed educativo, per consentire un inserimento adeguato “fra gli altri come gli altri” nel mondo del lavoro, evitando deprecabili discriminazioni ed emarginazioni e un appropriato supporto per l'andamento della loro vita famigliare, cercando nel contempo di promuovere la conoscenza delle quotidiane problematiche inerenti all'Emofilia e alle coagulopatie in genere da parte della comunità, attraverso numerose e valide attività soprattutto nell'ambito sportivo che consente un coinvolgimento totale dai piccoli agli anziani.
- promuovere campagne di informazione nelle Scuole al fine di far conoscere l'Emofilia sia nella fase diagnostica, sia nella fase terapeutica e sia nella fase preventiva, deve costituire un impegno costante anche per comprendere che la nascita di un bimbo con l'Emofilia non deve considerarsi una tragedia, ma un lieto evento con dei problemi da risolvere con estrema tranquillità e serenità.